Blog / In prima pagina (21-05-2008)

BERLUSCONIA 2008 / 7

Da Napoli a...

 

ANCHE I RICCHI TENGONO FAMIGLIA

Mercoledì, 21 maggio 2008, una data importante per due fatti: l’apparizione del governo Berlusconi a Napoli, tirata a lucido (solo nel centro città) per la bisogna  e la nascita di una nuova tv targata «Mediaset» per i paesi africani del Maghreb  e dell’Europa, notizia passata in secondo piano, ma di eccezionale portata.

1.   IL GOVERNO A NAPOLI

Diciamo subito che alcuni provvedimenti erano urgenti, obbligatori in stato di necessità e alcuni del tutto condivisibili. Fa rabbia che la sinistra abbia cincischiato e permesso a Berlusconi di presentarsi come salvatore di Napoli. 
a) Ottima la scelta della requisizione degli appartamenti degli Italiani che affittano in nero tuguri a cifre ignobili e spesso con sequestro di passaporti. Questi negrieri sono spesso in piazza a manifestare contro gli immigrati. 
b) Buona anche la scelta sui mutui che viene incontro a vere esigenze con cui la maggioranza precedente ha fatto solo i gargarismi: bastava minacciare le banche di mandare la Finanza a vedere i loro bilanci ed il gioco era fatto. Come si spiega diversamente la loro capitolazione subitanea e docile? 
c) Sull’Ici avrei voluto che Berlusconi fosse almeno per lapsus, onesto, un poco onesto, e avesse detto: il precedente governo ha tolto l’Ici al 40% delle abitazioni sotto i 40 mila euro di reddito, io l’ho tolta a tutti sopra questa cifra perché anche i ricchi tengono famiglia. Non possiamo esagerare però nella richiesta di conversione: fa’ già fatica così a mantenere il ruolo da statista provvisorio!  d) Il reato di immigrazione clandestina è solo una mano di vernice per il popolo-bue: non la potranno attuare perché sarebbe una disfatta. E’ un provvedimento placebo che serve ora a placare gli animi e a fare rientrare la paura che in questi ultimi due anni la destra ha alimentato ignobilmente oltre ogni decenza. Ora che governa, la paura deve rientrare e ci vogliono forti dose di anestetico. Il reato di immigrazione clandestina è un overdose una tamtum. Se fosse approvata, moltiplicherebbe l’immigrazione perché sarebbe obbligatorio l’arresto, la detenzione e il giudizio in tribunale. Per gli sventurati è sempre meglio il carcere in Italia che la morte certa nei loro Paesi. e) Sulla monnezza, il Silvio ha mostrato «il maschio angioino» e la mascella volitiva. Ha dato prova di essere al comando e ha voluto dimostrare la discontinuità con il governo precedente: lui decide e la sua maggioranza adora; Prodi decideva e la sua maggioranza lo impallinava. C’è riuscito: bastava vedere come la Crafagna, la sex-catto-ministra, se lo mangiava con gli occhi e con la frangetta. Sfido io, a lui deve tutto: pane, sesso e companatico! f) Il Berluspapa ha fato un bel lapsus veggente: ha annunciato che i sindaci devono fare rapporto mensile «alla Presidenza della Repubblica», mentre voleva dire «Presidenza del consiglio dei ministri». Poco male, quella è la mèta, se Dio e l’età reggono al peso!

2.   DETTO QUESTO,

i provvedimenti contro gli immigrati sono indecenti, ignobili e indegni di un paese appena civile. Sogno gli immigrati andare via in una notte: vedrei l’Italia collassare perché già oggi un pensionato italiano, per fare solo un esempio, è mantenuto da 2,5 immigrati. Per essere coerente il berluspip dovrebbe tenere due immigrati interi e il terzo segarlo in due e tenerne metà: resta l’incertezza se la parte di sopra o quella di sotto. Per avre meno monnezza e meno ratti, si terrebbe quella di sopra, sine culibus.

3.  «LEI MI TRAVISA» 

Va in onda l’avanspettacolo degno delle maschere di Totò. Berlusconi smentisce se stesso: alla giornalista di Repubblica, Conchita Sannino, che gli chiede qualcosa sulla «vita nuova di Napoli» di cui aveva poco prima parlato, indurendo la mascella replica che «non ho mai detto “vita nuova”» e accusa i giornali di travisare anche il suo silenzio. Ascoltiamo la registrazione e Berlusconi ha proprio detto «siamo convinti che [il decreto] porterà una vita nuova per Napoli». Fa impressione vederlo con la faccia tirata non solo per lo stiramento della pelle rifatta, ma per il grugno che esprime. Sembra arrabbiato col mondo intero. Secondo me, è un sosia depresso o forse una sosia depressa post partum.. Certo la venuta a Napoli deve essergli costata una enorme fatica e maledetto il giorno in cui ha per vincere oltre a prendersi la monnezza del Ciarra, ha dovuto anche promettere ai napoletani di fare il primo consiglio dei ministri in una città che il mondo identifica come una discarica all’aperto. Si vedeva che l’uomo soffriva per «lesa immagine». Il segno?  E’ scomparso il sorriso «durbans» a 48 denti-car(i)ati. Lui non dice mai il falso, ma colora tanto la realtà da convincersi da solo di dire lui stesso il contrario di quello che ha appena affermato e se gli mostrano il video, beh! anche quello è manipolato da certa stampa nemica.

4.   FEDE PER TUTTI!

Lo stesso giorno a Cannes, l’alter ego di Berlusconi e compagno di piano-bar, Fedele Gonfalonieri, che insieme all’arabo Tarak Ben Ammar hanno firmato la nascita di una tv commerciale, un sorta di Canale 5 rivolta ai paesi del Maghreb, l'area più occidentale del Nord Africa che comprende Libia, Algeria, Tunisia, Marocco. Povera Africa e poveri immigrati. La tv di Berlusconi li drogherà con la pubblicità oscena della «civiltà occidentale», invitandoli a venire in Italia, dove troverà il Maroni del governo Berlusconi che li arresterà per immigrazione clandestina. Dopo avere corrotto l’Italia, aiuterà l’Africa con la pubblicità per cani, gatti e superfluo. Non c’è che dire: la solidarietà benevola dell’occidente non ha eguali.  Il cerchio si chiude e il fatturato in crescita è assicurato. Berlusconi vivrà di immigrazione e a qual punto, anche se rete4 andrà sul satellite, chi se ne frega? I 2.500 telespettatori di Emilio fede saranno sostituiti dai cento milioni di Africani, ancora vergini di pubblicità berlusconiana. Lui di vergini e verginelle se ne intende, anche in età prostatica, in forza del principio: «se ti violento, mi dài una mano?». Pubblicità Progresso!

 
Note a làtere:

Berlusconi con occhio spento e mento in fuori ha detto (cito a memoria): Dimostreremo che lo Stato deve essere Stato e non tollereremo le azioni di minoranze che calpesteranno la legalità. Parole sacrosante che fanno impressione in bocca ad uno che ci ha provato ancora a fare passare di straforo nel decreto anti-immigrati, la clausola che lo salvava dal processo di Milano, in corso, dove è accusato di falsa testimonianza e istigazione alla falsa testimonianza, senza contare tutte le illegalità di cui è stato incinto dal principio ad oggi e da cui si è salvato solo perché ha approvato leggi che sarebbero state illegali in qualsiasi Staterello di diritto. Si sa, per lui anche il diritto è privato e lo Stato un optional decorativo perché lui non è una minoranza, ma solo un singolo che calpesta la legalità in nome proprio e per conto proprio. Vuoi mettere con gli immigrati! Con le preci cattoliche della sex-vergine Carfagna, dei prelati e dei cattolici che grati per l’immoralità dell’uomo, posero. Una prece.


Paolo Farinella prete
Genova, 21 maggio 2008.


Invia a un amico