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RADIO FLASH 2005 / Cartoline dall'Altra America :
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giugno 2005
Radio Flash 2005 / Cartoline dall'Altra America / Venezuela 2005:
cartolina da Caracas (n. 1 / giugno 2005)

Luis Posada Carriles,
il terrorista che piace a Washington



(Vogliamo iniziare queste cartoline del 2005 dall'ALTRA America con una storia
che potremmo titolare “ La scabrosa vicenda di Luis Posada Carriles”).

Da molti giorni ormai nella Piazza Simon Bolivar, cuore storico di Caracas,
si raccolgono le firme per esigere l'estradizione dagli Stati Uniti di Luis Posada Carriles. Questo nome dovrebbe essere noto anche al pubblico italiano.
Chi è Posada Carriles? E' un uomo di origini cubane ma naturalizzato venezuelano,
ben introdotto nella CIA, che per anni ha svolto azioni terroristiche contro Cuba.
La più famosa fu compiuta nell'ottobre del 1976 contro un aereo della compagnia
di bandiera e causò la morte di 73 persone, in maggioranza cubani.
Nel curriculum di terrorista internazionale di Posada Carriles non mancano le bombe a L'Avana (dove rimase ucciso anche un italiano, Fabio Di Celmo) e svariati crimini in Venezuela, dove fu detenuto fino al 1985, quando -
in circostanze sospette - riuscì a scappare.
Recentemente (agosto 2004) è stato liberato dalla ex presidente di Panamà, Mireya Moscoso, proprio al termine del suo mandato presidenziale. Era imprigionato dal 2000, preso mentre stava preparando un attentato contro Fidel Castro, ospite della locale università.
Ora Carriles si trova nelle mani della giustizia statunitense: è entrato negli Usa illegalmente e per questo Bush può trattenerlo, nonostante tale reato sia insignificante rispetto ai tutti i suoi crimini.
Il destino di Posada Carriles sarà deciso il prossimo 13 giugno da un tribunale di El Paso, in Texas.

A questo punto la domanda è:
gli Usa aderiranno alla richiesta di estradizione presentata da Cuba e Venezuela?
Per CUBA è facile prevedere una risposta negativa, non fosse altro che per
l'influenza delle potenti LOBBIES ANTI-CASTRISTE della Florida, stato in
cui governa Jeb, un altro rampollo della interminabile FAMIGLIA dei Bush.
Ma anche un'estradizione verso il VENEZUELA pare quantomeno difficile.
Hugo Chavez Frias è la bestia nera degli Stati Uniti fin dal suo insediamento
(era il 1998), e lo è molto più dell'ormai vecchio e isolato Fidel Castro.

Ha notato giustamente il presidente Chávez nella trasmissione televisiva domenicale 'Alò, Presidente' : “Il governo statunitense ritiene che esista un terrorismo CATTIVO e un altro BUONO; delle morti CATTIVE e delle morti BUONE”.
Chavez ha minacciato di rivedere le relazioni diplomatiche con gli Usa se
Carriles NON sarà estradato.
“ Gli Stati Uniti - ha affermato nel citato programma - sono giganti nelle
imposture, noi lo siamo nella dignità”.
Ha ragione, il presidente: ancora una volta, è la PREPOTENZA del più forte
contro la DIGNITA' del più debole.
Chissà con chi si schiererà quella parte della sinistra italiana (soprattutto
i DS di Massimo D'Alema) che - incredibilmente - considera Hugo Chávez come
un IMPOSTORE POPULISTA (ancorchê ripetutamente vincitore di LIBERE elezioni, l'ultima delle quali il referendum del 15 agosto 2004)?

Il presidente venezuelano possiede il raro pregio di NON farsi intimidire o, peggio, comprare. E di reclamare, a gran voce, il diritto del Venezuela di essere uno stato SOVRANO al pari degli altri.
A Washington NON ci sentono, abituati come sono ad avere SERVITORI e NON
interlocutori di pari grado e dignità. A Washington non importa che la propria
INCOERENZA nella lotta al terrorismo aggravi la pessima opinione che degli Stati Uniti hanno i popoli dell'America Latina, se non (ancora) i governi.
A Washington interessa continuare a tramare per restaurare il proprio dominio sul Venezuela, che - per inciso - è il principale produttore e esportatore di petrolio non arabo.

Ma questa è una STORIA diversa da quella di Luis Posada Carriles, di professione terrorista internazionale. Ma non per tutti.

(da Caracas, per RADIO FLASH, Paolo Moiola)

RUBRICA: “SFOGLIANDO S’IMPARA”

Il 28 settembre 2005 l'agenzia MISNA ha diffuso la notizia che Luis Posada Carriles NON sarà estradato dagli Stati Uniti. Perché - è stata la giustificazione addotta dalla giustizia statunitense - in Venezuela si pratica la tortura. A parte, l'assoluta falsità dell'affermazione, ci chiediamo: ad Abu Ghraib cosa hanno fatto i soldati USA? nel carcere illegale di Guantanamo come vengono trattati dagli USA i presunti terroristi? e il terrorista reo confesso Luis Posada Carriles quante volte avrà praticato la tortura per conto della CIA, suo datore di lavoro?
A confermare tutto ciò ha provveduto l'organizzazione Human rights watch (Hrw)  che ha pubblicato un rapporto devastante sulle TORTURE e le SEVIZIE inflitte dall'esercito statunitense ai prigionieri della "guerra al terrorismo" (vedi "Internazionale" del 30 settembre 2005).
Insomma, avevamo visto giusto quando parlavamo dell'incoerenza degli Stati Uniti, che vedono il terrorismo e i terroristi soltanto quando fa a loro comodo. Anzi, ancora una volta, la realtà dei fatti ha superato le critiche più pesanti...
Paolo Moiola


STATI UNITI D'AMERICA (28/9/2005 - 23.19 )
CUBA E VENEZUELA CRITICANO MANCATA ESTRADIZIONE POSADA CARRILES

I governi di Venezuela e Cuba hanno criticato duramente oggi la decisione di non autorizzare l’estradizione a Caracas dell'esponente anticastrista Luis Posada Carriles, presa da un giudice negli Stati Uniti. In un’intervista televisiva, il vice-ministro degli esteri di Caracas (competente per l'America settentrionale), Maria del Pilar Hernandez, ha definito “poco serio” il comportamento del giudice William Abbott di El Paso, Texas, che durante la notte ha respinto la richiesta accettando la tesi presentata nei giorni scorsi dalla difesa, secondo cui l’imputato non può essere estradato verso un paese in cui rischia di essere torturato.
Il vice-ministro degli Esteri venezuelano si è chiesto su cosa si sia basato il magistrato per accettare gli argomenti della difesa, visto che - ha detto durante l’intervista la signora Hernandez - “non esistono prove di tortura in Venezuela” dove la Costituzione proibisce la tortura e qualunque tipo di vessazione fisica e/o psicologica”.
Il vice-ministro ha poi definito sorprendente che Posada Carriles, cittadino venezuelano, sia processato per violazione della legge migratoria e non per omicidio volontario quale presunto mandante di un attentato che il 6 ottobre 1976 causò la morte di 73 persone che volavano in un aereo cubano.
La stampa cubana accusa apertamente gli Usa di voler proteggere Posada Carriles, con una decisione “infamante” che dimostra, come sostiene il quotidiano governativo Granma, la volontà di Washington di applicare una politica “di due pesi e due misure” in tema di terrorismo. Nel motivare la richiesta accolta poi dal giudice americano, la difesa di Posada Carriles aveva esplicitamente evidenziato che il proprio cliente aveva lavorato per decenni per la Cia (partecipando ad alcune delle più controverse operazioni statunitensi in America centrale)e che i servizi segreti e il governo nordamericano avrebbero potuto subire ripercussioni, qualora l’anticastrista sotto tortura fosse stato costretto a rivelare i segreti di stato di cui è a conoscenza.
[MISNA-MZ]




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