Il 28 settembre 2005 l'agenzia MISNA ha diffuso la notizia che Luis Posada Carriles NON sarà estradato dagli Stati Uniti. Perché - è stata la giustificazione addotta dalla giustizia statunitense - in Venezuela si pratica la tortura. A parte, l'assoluta falsità dell'affermazione, ci chiediamo: ad
Abu Ghraib cosa hanno fatto i soldati USA? nel carcere illegale di
Guantanamo come vengono trattati dagli USA i presunti terroristi? e il terrorista reo confesso Luis Posada Carriles quante volte avrà praticato la tortura per conto della CIA, suo datore di lavoro?
A confermare tutto ciò ha provveduto l'organizzazione
Human rights watch (Hrw) che ha pubblicato un rapporto devastante sulle TORTURE e le SEVIZIE inflitte dall'esercito statunitense ai prigionieri della "guerra al terrorismo" (vedi "Internazionale" del 30 settembre 2005).
Insomma, avevamo visto giusto quando parlavamo dell'incoerenza degli Stati Uniti, che vedono il terrorismo e i terroristi soltanto quando fa a loro comodo. Anzi, ancora una volta, la realtà dei fatti ha superato le critiche più pesanti...
Paolo Moiola
STATI UNITI D'AMERICA (28/9/2005 - 23.19 )CUBA E VENEZUELA CRITICANO MANCATA ESTRADIZIONE POSADA CARRILESI governi di Venezuela e Cuba hanno criticato duramente oggi la decisione di
non autorizzare l’estradizione a Caracas dell'esponente anticastrista Luis Posada Carriles, presa da un giudice negli Stati Uniti. In un’intervista televisiva, il vice-ministro degli esteri di Caracas (competente per l'America settentrionale), Maria del Pilar Hernandez, ha definito “poco serio” il comportamento del giudice William Abbott di El Paso, Texas, che durante la notte ha respinto la richiesta accettando la tesi presentata nei giorni scorsi dalla difesa, secondo cui
l’imputato non può essere estradato verso un paese in cui rischia di essere torturato.
Il vice-ministro degli Esteri venezuelano si è chiesto su cosa si sia basato il magistrato per accettare gli argomenti della difesa, visto che - ha detto durante l’intervista la signora Hernandez - “non esistono prove di tortura in Venezuela” dove la Costituzione proibisce la tortura e qualunque tipo di vessazione fisica e/o psicologica”.
Il vice-ministro ha poi definito sorprendente che Posada Carriles, cittadino venezuelano, sia processato per
violazione della legge migratoria e non per omicidio volontario quale presunto mandante di un attentato che il 6 ottobre 1976 causò la morte di 73 persone che volavano in un aereo cubano.
La stampa cubana accusa apertamente gli Usa di voler proteggere Posada Carriles, con una decisione “infamante” che dimostra, come sostiene il quotidiano governativo Granma, la volontà di Washington di applicare una politica “
di due pesi e due misure” in tema di terrorismo. Nel motivare la richiesta accolta poi dal giudice americano, la difesa di Posada Carriles aveva esplicitamente evidenziato che il proprio cliente aveva lavorato per decenni per la Cia (partecipando ad alcune delle più controverse operazioni statunitensi in America centrale)e che i servizi segreti e il governo nordamericano avrebbero potuto subire ripercussioni, qualora l’anticastrista sotto tortura fosse stato costretto a rivelare i segreti di stato di cui è a conoscenza.